| Sembra Lungo ma si legge in 2 minuti neanche:
E’ trascorsa una settimana da quando i miei tre ragazzi Sabrina, Deborah e Marco hanno deciso di collaborare alla mia attività; sì, ricordate bene, sono una prostituta di 42 anni, mi chiamo Daniela e sto istruendo i miei figli all’esercizio della mia professione. Col loro contributo sono certa che i nostri guadagni subiranno una decisa impennata ed usciremmo da questa situazione critica. .
Ricevo i clienti in un ampio locale, un vero open space in cui l’arredamento separa il reparto “notte” in cui campeggia un enorme letto, dal reparto “giorno” provvisto di comodi divani e poltrone, TV, stero. Cucina e bagno sono in locali separati. Inutile precisare che l’appartamento è ricco di ogni comfort.
Ho provveduto ad attivare tutti i canali d’informazione a me noti per diffondere la novità della partecipazione dei ragazzi ai miei appuntamenti.
Per tutta la settimana si sono divertiti moltissimo a studiare come vestirsi e come truccarsi e soprattutto come spogliarsi. Avranno tre ruoli diversi e quindi tre tipologie di abiti differenti; Deborah sarà la studentessa liceale, quindi gonna al ginocchio, calze bianche corte come le scarpine, camicetta non trasparente, treccine.
Sabrina sarà la ragazza da discoteca, quindi mini e top.
La vera sorpresa sarà Marco, egli ha dei lineamenti delicati e dolcissimi ed un fisico da gazzella, l’abbiamo truccato leggermente, con la mini di pelle, il reggiseno push-up, camicetta trasparente, autoreggenti e tacchi a spillo sembra una top-model; ho in mente per lui un avvenire da ermafrodito (trans è riduttivo e volgare), in grado di soddisfare sia uomini che donne diventando macho o fanciulla a seconda delle circostanze.
Un problema che mi si pone riguarda il come riuscire a monetizzare la verginità dei miei ragazzi; stabiliamo che un prezzo speciale dovrà essere pagato per deflorare le due ragazze ed il culetto di Marco. Abbiamo inviato in internet un paio di foto di Sabrina e Deborah a gambe aperte e specifichiamo che chi fosse interessato dovrà inviare offerta al nostro indirizzo E. mail. Di Marco mandiamo una foto che mostra il suo culetto fantastico.
Cominciano ad arrivare quasi immediatamente le offerte; ogni sera aggiorniamo i valori raggiunti dall’asta. In pochi giorni le offerte arrivano attorno ai 2000 Euro, ben al disotto dei 5000 che avevo previsto; poi, improvvisamente un venerdì riceviamo un’offerta di10. 000 Euro per Sabrina.
Decidiamo così di chiudere l’asta per lei, e fissiamo l’appuntamento col cliente per il giorno dopo alle 15, 00…
E siamo al debutto. Il cliente è un settantenne di aspetto sgradevole; grasso, calvo, occhi bovini, labbra perennemente umide; non saluta nessuno e mi consegna una busta piena di banconote da 500 Euro dicendo :”Mica posso pagare con la carta di credito, se quella puttana di mia moglie se ne accorge non posso dirle che li ho usati per sverginare una troietta”. Vinco l’impulso di rifilargli un calcio nei coglioni; per fortuna avevo informato i miei ragazzi di non formalizzarsi sul linguaggio dei clienti, molti di loro vivono di frustrazioni per cui sfogano su di noi loro rancori.
Senza alcun riguardo per gli altri presenti si avvicina a Sabrina, le mette una mano sul seno e le dice :”Ciao bella troietta, sai cosa ti fa il nonno oggi, ti rompe la tua fighetta “ e le mette l’altra mano in mezzo alle gambe. E’ turbato dal contatto della carne morbida del pube di Sabrina, col respiro già affannoso le ordina:” Dai spogliati che voglio leccarti tutta, prima di sfondarti, e poi voglio vedere se sei ancora vergine come dice tua mamma”.
. Sabrina lo accontenta, si muove con studiata lentezza, rimane davanti a lui in slip e reggiseno, lui, come prevedibile, le impone di togliere tutto, lei esita ma poi decide, slaccia prima il reggiseno e poi cale il perizoma rimase nuda, alta statuaria, tette stupende, il pube carnoso.
“ Adesso siediti ed apri le gambe” dice il vecchio cliente. Lei ubbidisce, allarga lentamente le gambe, il pelo copre il taglio della vulva, lui le allarga le labbra e vede l’imene ancora integro :
” E’ proprio vero, che bella che sei, amore, apriti la fichetta, fammela vedere bene”
Sabrina sorride maliziosamente ma acconsente, si allarga le labbra e mostra la vagina in tutto il suo splendore.
“Accarezzati amore, mi piaci da morire”
Lei allunga la mano tra le gambe ed inizia a sfregarsi la vulva. Il vecchio intanto si spoglia, si china tra le gambe di Sabrina e comincia a leccarla, mia figlia mi lancia uno sguardo misto di stupore, preoccupazione e disgusto; io con un sorriso la tranquillizzo e le accarezzo il volto; l’uomo non si stacca un attimo dalla vulva della ragazza,
Guardo Sabrina, forse non è pronta, forse ha repulsione per uno tanto anziano e laido, capisco il problema sto quasi per intervenire ma lei mi previene :
“ Me la sento mamma, stai tranquilla”
S’alza dalla sedia e s’avvia al letto, vi si distende ed apre le gambe offrendo il suo sesso; il vecchio la segue e le si sdraia sopra, Sabrina è stata proprio sfortunata, sta soggiacendo alle voglie di un essere repellente; senza riguardi le infila il cazzo in bocca, nonostante sia eccitatissimo i 70 anni possono farsi sentire, Sabrina è bravissima in quanto sembra godere mentre fa il pompino al maiale,
quando l’uccello è completamente duro Sabrina si stacca e si sdraia a gambe aperte, l’uomo le sale sopra quasi schiacciandola e resta immobile sopra di lei per un minuto e poi, con un colpo deciso, le entra nella vagina, leggo una smorfia di dolore sul volto di Sabrina, lui non ha riguardo alcuno, la pompa con violenza, lei tiene gli occhi sbarrati e le mascelle serrate, l’incubo è comunque breve, dopo un minuto il vecchio ha l’orgasmo. Quando l’uomo si alza Sabrina corre in bagno, un rivolo di sangue esce dalla vagina, è emozionata ma non piange; quando rientra il cliente è già uscito; la guardiamo con tenerezza, vogliamo capisca che le siamo vicino; a questo punto avviene un fatto incredibile che mi commuove; Marco si avvicina a Sabrina la prende per mano, la porta sul letto, si spoglia e le dice :”Voglio che l’immagine della tua prima volta che ti rimarrà nella memoria sia questa che stai per vivere con me.
Lei gli butta le braccia al collo, si baciano con foga, con la lingua esplorano reciprocamente i loro corpi ed infine lui introduce il suo pene nella fica della sorella; probabilmente lei prova dolore ma l’emozione di un rapporto desiderato lo fa sparire. Marco scopa con lentezza, è dolce come richiede la circostanza, Sabrina ora piange ma anche di gioia. Quando i ragazzi esplodono nell’orgasmo io e Deborah li raggiungiamo sul letto, ci abbracciamo e ci baciamo; solo Deborah dopo alcuni minuti parla rivolgendosi a Marco : ”Quando succederà a me, farai la stessa cosa che hai fatto con Sabrina?”. “ Ma certo, piccola, lo sai che sei la nostra cocca” replica Marco.
Fine
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